IBE 2023, un percorso coordinato a più voci per sollecitare spunti di riflessione ed imparare a porre e a porsi le giuste domande. Un ambiente condiviso in un contesto riflessivo e di visione che invita all'azione...
19 Ottobre 2023
Aula Magna Politecnico di Milano Piazza Leonardo da Vinci 32 (MI)
In un contesto macroeconomico caratterizzato da un continuo declino del contributo percentuale dell’industria manifatturiera al PIL di tutti i paesi più industrializzati, nonostante la crescente disponibilità di tecnologie abilitanti sempre più performanti…si fa strada l’ Intelligenza Artificiale (AI).
Una tecnologia con cui, nel bene e nel male, ci troviamo a confrontarci. Di cosa si tratta? Gli Homo (presunti) sapiens sono preparati? Quale impatto sulle aziende e sul nostro vivere quotidiano? Cosa dobbiamo aspettarci? La governeremo o ci governerà? Ma soprattutto: come prepararci?
In qualità di ultima evoluzione di Homo Sapiens, sapremo utilizzare la cultura, l’intelligenza, l’ironia e la bellezza come ingredienti a nostra salvaguardia?
Come si stanno organizzando le Università per preparare le generazioni che dovranno guidare la AI? Cosa stanno facendo le aziende?
ATTI EVENTO
Lo scenario AI di MindUP | M.Fucci MindUp Pentaconsulting
AI: cambia qualcosa nel Processo di Sviluppo Prodotto? | G.Colombo Politecnico di Milano
AI-Riutilizzo intelligente dei componenti: risparmio economico e green assicurato | L.Borghi CADENAS Italiana
L’impatto dell’AI sul mercato italiano, un messaggio chiaro alle nostre aziende | R.Filipelli Microsoft Italia
La necessità dell’Intelligenza Artificiale per un nuovo modello di crescita sostenibile e duratura | R.Siagri CEO Rotonium
Intelligenza Artificiale e PMI: opportunità e sfide emerse dalla mappatura del Digital Innovation Hub | P.Petrali Digital Innovation Hub Lombardia
AI impatti legislativi-normativi | S.Quintarelli IT Institution Advisor
L’uomo al centro? Industry 5.0 ma non solo servono volontà e capacità di agire | M.Maiocchi OPDIPO
Conclusioni | M.Fucci MindUp Pentaconsulting
Abstract Interventi
Lo scenario AI di MindUP
Tutti si sono espressi: istituzioni, governi, i Big dell’informatica e dintorni, gli analisti (buoni ultimo come al solito). L’Unione europea definisce una normativa che regoli in modo più severo l’intelligenza artificiale (AI Act). Il presidente degli Stati Uniti Biden si incontra con i rappresentati di Amazon, Anthropic, Google, Inflaction, Meta, Microsoft, Open AI e Oracle in cui si è discusso di etica e responsabilità. A ciò si aggiungono da un lato il report del World Economic Forum sull’impatto dell’AI nel mondo del lavoro. Dall’altro lato la continua comunicazione da parte dei big vendor – ma non solo-basata su annunci d’integrazione dell’AI nelle soluzioni proposte o relative a acquisizioni di aziende nate in campo AI.
Un fenomeno di cui non si può non tener di conto da parte delle aziende. Diverse le preoccupazioni relative alla sicurezza ed alla privacy, all’urgenza di regolamentazione, all’impatto occupazionale. Finirà tutto in una bolla? Oppure l’intelligenza Artificiale rappresenta un di dimensioni talmente grandi, per cui non lo si vede di proposito, per non doverlo affrontare e strutturarsi di conseguenza?
AI: cambia qualcosa nel Processo di Sviluppo Prodotto?
Indagini specializzate affermano che il mercato dell’Intelligenza Artificiale è in crescita, anche in Italia; tanti hanno approcciato uno strumento come ChatGPT, qualcuno probabilmente lo usa per attività professionali. Probabilmente siamo agli albori di un fenomeno che impatterà fortemente il mondo delle tecnologie IT e delle organizzazioni produttive. Le domande che si affacciano alla nostra mente di docenti e ingegneri votati alla progettazione industriale sorgono spontanee e hanno implicazioni di grandissima importanza per le generazioni attuali e future prossime: quale sarà l’impatto a breve e medio termine nelle attività progettuali e come dovrà cambiare la formazione dei nuovi ingegneri?
Molto probabilmente l’Intelligenza artificiale potrà ispirare nuove soluzioni di prodotto, e, allo stesso tempo, favorire la generazione di concept innovativi, assistere nelle simulazioni e nei test, guidare l’ottimizzazione di materiali/prestazioni/costi. L’intervento fornirà alcuni fondamenti delle moderne tecnologie di IA e introdurrà alla loro applicazione al tema dello sviluppo prodotto.
Lo scenario che si sta delineando deve necessariamente vedere coinvolta l’istruzione Universitaria, sia in termini di contenuti, sia nelle sinergie dirette con le aziende. Un cammino da strutturare con una serie di limiti e ostacoli da superare ma punteggiata da traguardi interessanti da raggiungere.
Riutilizzo intelligente dei componenti: risparmio economico e green assicurato
Nelle aziende manifatturiere I progettisti perdono mediamente il 70% del loro tempo ricercando, configurando e spesso ricreando nuovi componenti senza una reale necessità. Il motivo?
I metodi di ricerca disponibili spesso non sono efficaci e rendono il lavoro lungo e faticoso, per cui si decide di partire ex novo. Quanto costa all’azienda? Quanto al pianeta? La risposta sta nell’utilizzo di tecniche di ricerca avanzate basate sulla tecnologia AI in merito a: codici, geometrie e pattern dei componenti. Un vero e proprio salto quantico che razionalizza e capitalizza la gestione delle componenti/parti.
Le aziende sono pronte ad investire in modo sostenibile in AI?
In questi anni abbiamo continue evidenze sul fatto che ogni investimento deve essere fatto in modo sostenibile, con l’intenzione di generare un impatto socio-ambientale positivo e misurabile, assieme al necessario ritorno finanziario.
L’investimento in Intelligenza Artificiale non sfugge a questa regola, e quindi per investire in questa direzione, occorre avere ben presente almeno che i nostri fornitori di piattaforme di AI abbiano dimostrato che i loro stessi investimenti siano stati fatti in modo sostenibile e che la nostra azienda sia pronta ad investire in questa direzione. È importante avere ben presente gli impatti sociali, ambientali e, non ultimo, l’implementazione di una governance efficace.
Un dominio relativamente nuovo, in cui comprendere ciò che hanno fatto ed i risultati ottenuti altre aziende con i loro investimenti in AI, consente di individuare e, quindi, applicare le best practice distintive di esempi virtuosi di approccio e di utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
La necessità dell’Intelligenza Artificiale per un nuovo modello di crescita sostenibile e duratura
L’IA oltre ad essere ineludibile è anche necessaria per lo sviluppo di una nuova fase di crescita economica sostenibile. Orami noi umani da un lato non riusciamo più a gestire la grande mole di dati prodotta ogni giorno dalle cose (IoT) dall’altro non possiamo far avanzare la robotica senza l’AI.
Senza la capacità di estrarre nuova conoscenza dai dati e senza robot collaborativi e autonomi è pressoché impossibile pensare di cambiare il modello di produzione industriale per passare ad un modello di produzione digitale dove al centro ci siano le persone e non i prodotti.
Intelligenza Artificiale e PMI: opportunità e sfide emerse dalla mappatura del Digital Innovation Hub
L’adozione di tecnologie di Intelligenza Artificiale a supporto delle imprese è fortemente dipendente dal grado di maturità digitale delle stesse: senza una buona disponibilità di dati in formato digitale che siano al contempo ricchi di significato, correlabili, storicizzati, gli algoritmi non avrebbero nessuna possibilità di venire addestrati in modo efficace. Quindi le opportunità di sfruttare al meglio la AI in diversi campi di applicazione: della manutenzione predittiva, del riconoscimento di immagini o negli strumenti di pianificazione avanzata. Una serie di Domini che necessariamente debbono essere affrontati per rendere le PMI delle aziende in grado di continuare a competere con successo, in un contesto in cui idee e guizzi imprenditoriali non sono più sufficienti. Il rapporto fotografa lo stato dell’arte e quanto le aziende sono o stanno per diventare “data driven”. Artificiale.
L’uomo al centro? Industry 5.0 ma non solo servono volontà e capacità di agire
Gli ultimi anni di IBE hanno evidenziato i trend e necessità dell’evoluzione della produzione e dell’economia industriale. Al crescere delle speranze in nuovi modelli e tecnologie si accompagnano timori sulla possibilità di governo delle stesse. Spesso il problema non è nelle scelte tecnologiche, ma nelle conseguenze collaterali che queste impongono, dal consumo energetico ai cambiamenti sociali. I nuovi modelli di Industry 5.0 mettono l’uomo al centro. Ma l’uomo è pronto a occupare questo posto di rilievo, o va ancora costruito?